Si è svolta ieri la presentazione del nuovo libro di Giuseppe Tribuzio e Anna Addabbo dal titolo "Camice bianco in cerca di colori".
La serata si svolta su riflessioni importanti riguardanti la figura del medico e tutte le figure sanitarie di assistenza al malato, e la relazione con il paziente, il modo di intendere la malattia e la salute.
L'ascolto da parte di chi "cura" diventa fondamentale per sviluppare quella fiducia che rappresenta il primo passo della terapia.
Riportiamo la riflessione fatta al margine dell'incontro del Dott. F. Mastroianni:
" Umanizzare le
discipline mediche significa ritornare alle antiche origini della pratica di
Ippocrate, padre della medicina clinica, che vedeva nell’uomo il centro della malattia e della
salute. Tutte le professioni sanitarie, seppure guidate da un sempre più
esasperato tecnicismo, devono recuperare l’aspetto relazionale ed umano della
pratica assistenziale. Ognuno deve guardare a colui che soffre, a colui che
chiede aiuto non con lo sguardo distaccato pietoso e
commiserevole, ma piuttosto offrire se stesso e le proprie conoscenze per prendersi
cura, curare l’uomo e la malattia che egli porta. Dunque nell’epoca delle linee
guida, dei protocolli, delle sempre più specifiche classificazioni diagnostiche
e terapeutiche, dimentichiamo la malattie e pensiamo all’uomo. Anche a questo
mira l’ottimo scritto di Giuseppe Tribuzio “ Camice bianco in cerca di colori”
che invito tutti a leggere e rileggere al fine di recuperare appieno il
concetto della cura.
"